Come creare un newsletter efficace

La newsletter è uno dei migliori metodi per entrare in contatto con il target desiderato, con l’obiettivo di creare coinvolgimento attorno al brand e convertire potenziali clienti in acquirenti fidelizzati.

Nel dettaglio, quando parliamo di newsletter, ci riferiamo ad una tipologia di comunicazione tramite posta elettronica, capace di offrire ai lettori informazioni, annunci e promozioni per loro interessanti.

I 10 consigli per creare una newsletter efficace

Ecco tutte le indicazioni utili da seguire per dare vita ad una newsletter performante, in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati.

1. Innanzitutto, è bene capire se il nostro business ha l’effettiva necessità di un’attività di questo tipo.

Non è detto, infatti, che ogni tipo di business si presti all’invio di una newsletter. Per inquadrare correttamente la situazione, è indispensabile fare delle ricerche a partire dai competitor: osservare come i concorrenti si comportano in termini di comunicazione e contatto con il proprio target, all’interno del segmento di mercato che condividono con noi, può rivelarsi decisivo.

Bisogna poi fare delle valutazioni puntuali sulle risorse a disposizione in termini di budget, di tempo da dedicare all’attività e in merito allo staff da strutturare per avere il giusto supporto interno.

Se da questa analisi, emerge che il nostro business non può ottenere benefici da un’attività di questo tipo, è possibile puntare ad altre tipologie di strategia, come la strutturazione di un blog ad esempio o altri tipi di comunicazione via e-mail.

Se invece, si rileva l’esigenza di sviluppare delle newsletter, allora è utile proseguire nella scoperta degli altri 9 punti che seguono, per dare vita ad una attività strategicamente efficace.

2. Il secondo consiglio è di individuare la tipologia di newsletter più corretta da inviare.

Partiamo subito con il dire che inviare una comunicazione via e-mail generica, che illustri tutte le caratteristiche del nostro business è la scelta sbagliata.

Affinché una newsletter sia efficace, è necessaria la presenza di un focus su un argomento specifico e che essa sia guidata da un filo conduttore, che ne garantisca l’ordine e una profonda coerenza visiva e di contenuti. Circoscrivere l’argomentazione consente di suscitare un maggiore coinvolgimento.

3. Fatto questo, dobbiamo occuparci dei contenuti, assicurandoci che il 90% di essi siano informativi e abbiano un valore educativo agli occhi del lettore rispetto al nostro business e il 10% sia promozionale.

Spesso, chi si iscrive ad una mailing list è realmente interessato al nostro segmento di mercato e alla nostra attività; ciò non vuol dire però che sia disposto a comprare da noi, tutte le volte che inviamo un’e-mail, anzi: continue call to action all’acquisto risultano spesso controproducenti.

Condividere con gli utenti informazioni utili e di loro interesse si può rivelare decisamente più proficuo per lo sviluppo di una relazione di fiducia. Dare contenuti di spessore significa affermare la propria autorevolezza nel settore, fidelizzare il potenziale cliente e fare brand awareness rispetto al nostro business.

Poste queste basi, sarà fisiologico che gran parte degli utenti contattati inizi a fare acquisti o a usufruire dei nostri servizi in vendita.

4) È indispensabile chiarire all’utente cosa deve aspettarsi dopo essersi iscritto alla mailing list.

Una volta individuato il focus della newsletter e il peso dei contenuti da veicolare, è necessario assicurarsi di comunicare correttamente tutte le informazioni necessarie, sulla landing page collegata alla call to action di iscrizione.

Qui, bisognerà essere molto specifici, informando il lettore sia in merito ai contenuti che riceverà iscrivendosi, sia sulla periodicità degli invii. È semplice immaginare che, chiarire anticipatamente quali e quanti contenuti verranno condivisi via e-mail, farà in modo di ridurre i tassi di annullamento della sottoscrizione e la segnalazione come Spam 😱

5. Proseguendo, si arriva alla scrittura dell’oggetto dell’e-mail, passaggio fondamentale per porre le basi di una newsletter in grado di destare curiosità e interesse.

Questo passaggio richiede creatività, logica e una conoscenza approfondita delle dinamiche relative alla posta elettronica: non è detto infatti che se un utente si iscrive ad una newsletter, sia poi disposto ad aprirla ogni volta.

La perdita di interesse da parte degli iscritti dopo qualche tempo è fisiologica, così come la distrazione con la quale gli utenti consultano la propria casella e-mail durante la giornata. Creare coinvolgimento e curiosità è la soluzione per non incorrere in queste dinamiche.

6. A questo punto, è il momento di concentrarsi sulla call to action, affinché sia in grado di fare leva sull’impulso del lettore, in maniera semplice e veloce. È bene che chi riceve la newsletter sia chiamato all’azione in modo chiaro e univoco. L’e-mail non deve in alcun modo essere un insieme di stimoli dispersivi e l’azione richiesta deve essere solo una.

7) È poi necessario assicurarsi che la grafica della newsletter sia semplice e che i testi siano minimali: interi blocchi di testo indiscriminati non susciteranno interesse e tenderanno ad annoiare il lettore. Questo punto si ricollega alla necessità di linearità del punto precedente. Creare una comunicazione affollata di colori, segni grafici e testo non garantirà la comprensione del messaggio veicolato e, tantomeno, guiderà correttamente il lettore all’azione da compiere.

8) Proseguiamo dicendo che è indispensabile che le immagini inserite abbiano l’alt text.
I contenuti visivi sono importanti per le attività di e-mail marketing, se scelti correttamente possono suscitare coinvolgimento e memorabilità. Tuttavia, alcuni utenti possono avere le immagini non abilitate nel proprio browser, per questo è indispensabile inserire il testo alternativo, in grado di comparire in sostituzione dell’immagine e permettere alla newsletter di mantenere il proprio significato, guidando correttamente il lettore a compiere l’azione richiesta.

9) Il meccanismo di annullamento dell’iscrizione alla newsletter deve essere semplice: potrebbe apparire paradossale, ma non lo è affatto, in quanto l’obiettivo di ogni marketer è quello di coltivare la propria rete di contatti, alimentando il loro coinvolgimento. Pertanto, mantenere la lista pulita, composta da utenti davvero interessati, sarà certamente più proficuo e garantirà statistiche veritiere ogni volta che si metterà in atto una campagna di comunicazione tramite newsletter.

10) È bene effettuare dei test sia prima, che dopo aver raccolto i risultati della prima campagna newsletter. Cercare di ottimizzare i vari aspetti, come l’oggetto della mail o la grafica – per esempio – aiuterà a correggere alcune lacune iniziali e restituirà successivi dati con tendenze migliori.

Newsletter efficace: gli elementi da monitorare e ottimizzare costantemente

Oggetto. L’oggetto di una newsletter è essenziale, deve incuriosire il lettore velocemente e deve comunicare in maniera concreta il vantaggio che egli può ottenere consultandola. Si può optare per un linguaggio ironico e accattivante, per un mood commercialmente diretto oppure si può ricorrere ad escamotage visivi, come gli emoj, per distinguersi nel lungo elenco di e-mail scaricate nella posta in arrivo. È bene che la linea dell’oggetto infine sia breve e leggibile completamente a colpo d’occhio.

Copy e desing della call to action. Il testo e l’aspetto visivo della call to action devono essere coerenti con le preferenze del target coinvolto, affinché susciti interesse e agisca sull’impulso all’azione.

Immagini. L’utilizzo di immagini, come abbiamo accennato sopra, è consigliato per creare coinvolgimento, tuttavia, deve essere pertinente. Bisogna infatti considerare che, una newsletter minimale e chiara, composta di solo testo, può essere altrettanto efficace.

Compatibilità con la tecnologia mobile. La crescita esponenziale registrata negli ultimi anni dal canale e-mail è principalmente dovuta alla diffusione di smartphone, i quali rendono possibile e comoda la consultazione della posta elettronica in qualunque momento. Per questo, non si può prescindere dal considerare la compatibilità della nostra newsletter con la visualizzazione su tali dispositivi.

Personalizzazione. Attuare una personalizzazione, sia relativamente al destinatario che al mittente, è un’operazione che solitamente riscontra un grande successo. È possibile infatti scegliere di firmare la newsletter con un nome di persona, oppure rivolgersi al destinatario citando il suo nome in apertura.

Creare una newsletter efficace: gli ultimi passi prima dell’invio

Una volta seguiti tutti i passaggi appena descritti, prima di procedere all’invio della newsletter, è bene controllarne la formattazione e la resa visiva dell’intera comunicazione. Ecco alcuni consigli per completare una newsletter di successo:

– La quantità di testo, di immagini e la loro distribuzione del corpo dell’e-mail deve essere lineare, pulita e armoniosa. L’obiettivo è, infatti, di catturare l’attenzione del destinatario, senza sacrificare la leggibilità e la comprensione dei contenuti.

– Far trasparire la propria expertise, dando informazioni e consigli utili: assumerà grande valore agli occhi del lettore e permetterà di differenziare la nostra comunicazione rispetto ad una mera pubblicità dei servizi che vengono offerti.

– Prima di inviare ufficialmente le e-mail, è bene fare dei test su caselle di posta elettronica di cui siamo proprietari, per verificare che sia tutto leggibile da differenti dispositivi.

Con questi ultimi accorgimenti, la newsletter sarà pronta all’invio e registrerà certamente risultati soddisfacenti. È bene tuttavia non dimenticare che ogni statistica di ritorno è migliorabile, pertanto lo step successivo al lancio della campagna, sarà raccogliere i dati e ottimizzare via via gli aspetti citati per ottenere performance ancora superiori.

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