Le festività del marketing

Sì, lo so. Siamo un po’ in anticipo. Ma non prendete impegni per il 4 agosto.

Cosa si festeggia? Ma come! Dal 1988 questo è il National Mustard Day, un giorno di celebrazione dedicato all’antico condimento a base di senape.

No, non è uno scherzo.

Nel mondo commerciale di oggi ogni giorno, è “il giorno!”.

Il giorno della mostarda il 4 agosto, il giorno della dolcezza il 20 ottobre, il giorno del “gelato a colazione” (davvero!) il 3 febbraio, la giornata mondiale del sonno il 16 marzo. E così via.

Scelta la data, ideata la festa: ogni giorno, è il giorno giusto per spendere.

Sì, perché le feste non sono programmate a caso: spesso nascono per invitarci ad aprire il portafoglio, per farci sentire il bisogno di celebrare con un pensiero, con un fiore o con una cena al ristorante una ricorrenza, non importa quanto frivola o poco autentica.

E così il mondo si divide tra chi ritiene queste feste un’idea geniale per celebrare la bellezza di ogni giorno, e chi storce il naso al pensiero degli esperti di marketing che si sfregano le mani guardando il picco di vendite.

Chi sono i brand che riempiono i nostri calendari di ricorrenze commerciali?

Eccone alcuni!

[ Box curiosità ] Le feste inventate adorano il mondo dell’enogastronomia. Ecco qualche appuntamento tra i più popolari a livello internazionale: il 16 gennaio di ogni anno si celebra la giornata del cibo piccante e speziato, il 6 aprile è il Carbonara Day, il 3 agosto è l’International Beer Day, mentre il 18 giugno si festeggia il Pic-Nic. Come digerire il tutto? Aspettando il 30 dicembre: c’è il National Bicarbonato di Soda Day!

 

Le feste nate in sala riunioni

[ Box tweet o meme per quote ] “Se volessi investire in pubblicità, ingaggerei l’agenzia che ha inventato il Natale”.

Avete mai sentito parlare di Small Business Saturday?

Una ricorrenza concepita da American Express – e supportata dal colosso dell’advertising Crispin Porter + Bogusky – che nel 2010 ha lanciato una campagna di marketing per sostenere, a detta loro, i piccoli negozianti penalizzati dalla crescita delle grandi catene.

E se l’invito di Amex è quello di “acquistare in piccolo” nell’ultimo sabato di novembre, lo stesso non si può dire del consenso sociale – con oltre 3 milioni di like su Facebook ed un tweet di supporto inviato addirittura dall’ex presidente Obama – e dei risultati economici, che hanno toccato in poco tempo vette altissime.

[ Box tweet ] “12,9 miliardi di dollari: la cifra spesa nel 2017 durante lo Small Business Saturday negli USA .  748 miliardi di sterline la cifra spesa nel 2017 nel Regno Unito e oltre 115,000 tweet pubblicati in relazione all’evento.”

 

 

In un’altra sala riunioni è stato creato a tavolino l’International Coffee Day: merito dell’International Coffee Organization che nel 2015 ha dichiarato il 1° ottobre come la giornata da dedicare alla bevanda più amata del pianeta.

Una celebrazione globale, ricca di eventi, sconti, promozioni e attività di sensibilizzazione sulla lunga filiera produttiva. Come nel caso della campagna globale “Thanks for the coffee”, firmata illy e lanciata proprio in occasione dell’edizione 2016 dell’International Coffee Day. Un’attività di comunicazione che ha riportato l’attenzione dei consumatori dalla semplice tazzina di espresso al prezioso lavoro dei coltivatori di caffè.

 

Come si crea una festività?

Secondo il noto food blogger americano John-Bryan Hopkins, creatore di moltissime feste inventate tra cui il National Onion Ring Day (22 giugno), è molto semplice:  basta scegliere una data e promuoverla come festività attraverso i social media, sperando che diventi presto virale o che catturi l’attenzione di brand con interessi simili.

Come dargli torto.. pensiamo soltanto al World Nutella Day, un giorno di golose celebrazioni ideato dalla popolare blogger americana Sara Rosso e ora gestito dal produttore, l’italiano Ferrero, e inserito a calendario il 5 febbraio 2007.

Una festa globale dedicata al prodotto alimentare forse più amato del mondo: la popolare crema alla nocciola, rigorosamente made in Italy, secondo tantissimi fan disseminati in tutto il globo merita una ricorrenza tutta sua.

È così che il 5 febbraio di ogni anno si scatena un movimento internazionale con persone che, da ogni angolo del pianeta, condividono sui social foto, immagini e racconti della loro giornata addolcita dalla mitica crema spalmabile.

Per la gioia della famiglia Ferrero che vende ogni anno tanta Nutella quanto è il peso dell’Empire State Building. Un numero impressionante di barattoli che, se messi in fila, consentirebbero di fare 1,8 volte il giro del mondo.

 

 

[ Box curiosità ] “A proposito di “Feste di Marca”: sapevate che Babbo Natale è stato inventato da Coca Cola? L’uomo panciuto, con la barba ed il mantello rosso acceso – ecco perché! – così come lo conosciamo oggi, è nato dalla matita del disegnatore del Michigan Haddon Sundblom. Fu proprio lui che nel 1931 realizzò l’immagine di Babbo Natale, sorridente e generoso, su commissione di Coca Cola. Prima di allora Babbo Natale somigliava ad un elfo, piccolo, magro e vestito di verde. Il nuovo Babbo Natale così disegnato, e perfettamente in linea con la brand identity dell’azienda di soft drinks, debuttò nelle campagne stampa pubblicate su The Saturday Evening Post e sul The New Yorker, per poi affermarsi come un’icona riconosciuta a livello internazionale”

 

Buona festa inventata! Un business…che vale!

Lo scettro delle feste posticce e capitaliste lo merita senza dubbio il Black Friday: forse, ad oggi, la festa delle feste, in grado di muovere capitali economici al pari del Natale.

Nato negli USA, per la precisione a Philadelphia, il Black Friday è il giorno immediatamente successivo alla Festa del Ringraziamento e, per gli americani, è la data che dà il via allo shopping natalizio.

Nel mondo, il Black Friday è semplicemente sinonimo di sconti incredibili e offerte da non perdere: una vera e propria festa del business, che fa presa prevalentemente sui Millennials e su un target maschile, più propenso ad aspettare i grandi ribassi per fare acquisti soprattutto in ambito tecnologico.

Un fenomeno in crescita: in un solo anno le persone che hanno celebrato il Black Friday nel mondo sono passate dal 25% al 33%. Un +8% che fa schizzare il giro di affari di tutte le insegne che si sono accodate alla celebrazione, cavalcando il fenomeno. In testa, ovviamente, Amazon.

 

E poi c’è il Cyber Monday.

Sapete da dove deriva? È una ricorrenza che coincide con il lunedì successivo al giorno del ringraziamento: la data in cui gli americani tornano al lavoro e, ancora inebriati dal clima di festa, si gingillano al computer facendo acquisti, al posto che lavorare.

Una festa che sembra uno scherzo, ma che scherzo non è.

Sapete quanto il fenomeno delle feste inventate incide sull’economia?

Diamo i numeri, in tutti i sensi.

  • Oltre 6 miliardi di dollari: sono le vendite registrate negli USA durante il Cyber Monday 2017
  • [ Spoiler alert ] 400 milioni di spettatori hanno assistito al gala di apertura del Single Day 2016 (ne parliamo tra poco), promosso da Alibaba. Il 300% in più degli spettatori del Super Bowl. Guest star dell’evento Made in Cina Kobe Bryant, David Beckham e sua moglie Victoria.
  • 12 prodotti al secondo: sono queste le vendite registrate da Amazon durante il Black Friday 2016
  • Una persona su due inizia a pensare allo shopping natalizio a fine ottobre: ben 2 mesi prima!

Insomma: anche se posticce, le ricorrenze aiutano ad impennare le vendite.

Quante vendite?

[ Box tweet ] “il 30% delle vendite in US si concentra tra il Black Friday e il Natale.”

Molte vendite.

[ Box curiosità ] Echo Dot è stato il prodotto best-selling su Amazon.com ne Cyber Monday 2017.

 

Da Ovest ad Est, tutti pazzi per le “Fake Holidays”!

[ Box curiosità ] Sarà anche inventata, ma la “Giornata dei Waffle” fa accapigliare Svezia e USA. Il motivo? Secondo i primi, la data da festeggiare sarebbe il 25 marzo, mentre per gli americani la festa si tiene tassativamente il 24 agosto. È in questa data, infatti, che la piastra per cuocere i waffle è stata progettata.

La follia delle feste inventate spopola sia in Occidente che in Oriente.

Se gli americani possono ritenersi specialisti nella creazione di feste e ricorrenze dal vago sentore commerciale, dall’altro capo del mondo la concorrenza non è affatto da meno.

L’11 novembre in Cina si festeggia il Single Day – alla faccia di San Valentino – per rendere omaggio alla popolazione cinese composta da quasi 200 milioni di scapoli. Del resto, la data della ricorrenza parla da sé: l’11/11 (leggasi: uno uno uno uno), non poteva che essere un’occasione imperdibile per celebrare l’individualità.

Così imperdibile che Alibaba, realtà leader nell’e-commerce, ha registrato la festività come un marchio, accaparrandosi i diritti d’immagine e brandizzando la ricorrenza.

Un po’ come se eBay avesse ottenuto l’esclusiva di usare la parola “Natale” per offrire sconti pazzi il 25 dicembre.

E se in principio l’11/11 era un’occasione per i single di farsi un regalo, a quanto pare la situazione è sfuggita di mano, tanto che l’11 novembre 2017 il portale di e-commerce Alibaba ha registrato revenues per oltre 25 miliardi di dollari.

Addirittura un anno fa, a novembre 2016, nei primi 5 minuti di apertura ufficiale del Single Day sono stati piazzati online acquisti per un valore di 1 miliardo di dollari.

Oggi il Single Day cinese rappresenta il più grande evento retail del mondo, superando in termini di giro d’affari le revenues congiunte del Cyber Monday e del Black Friday.

Sconvolti?

Tranquilli, il 9 giugno è la “giornata del gin”: quale occasione migliore per berci su.

 

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