Le nuove regole della deliverability 2025: guida completa per email marketer

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Un’analisi approfondita delle trasformazioni che stanno ridefinendo il futuro dell’email marketing

📧 Introduzione: il 2025, l’anno della svolta

Il 2025 segna un punto di non ritorno nel mondo della deliverability email. I grandi provider – Gmail, Microsoft, Yahoo – dal 2024 hanno iniziato ad implementare nuove regole che stanno trasformando radicalmente il modo in cui le email raggiungono la casella di destinazione. Non si tratta più solo di best practice, ma di requisiti obbligatori per sopravvivere nel mercato digitale.

Questo report analizza le principali novità, le loro implicazioni per gli email marketer e le strategie per adattarsi con successo a questo nuovo paradigma.

🔍 Capitolo 1: le nuove regole di Gmail

1.1 L’autenticazione diventa obbligatoria

Gmail ha reso obbligatoria l’autenticazione SPF, DKIM e DMARC per tutti i mittenti. Non è più una raccomandazione, ma un requisito fondamentale. Le email senza autenticazione completa vengono automaticamente reindirizzate alla cartella spam o rifiutate.

Cosa significa in pratica:
SPF: Deve essere configurato correttamente per autorizzare i server di invio
DKIM: La firma digitale deve essere valida e verificabile
DMARC: Deve essere implementato con policy appropriate (p=quarantine o p=reject).

1.2 Il nuovo sistema di reputazione

Gmail ha introdotto un algoritmo di reputazione più sofisticato che considera:
Engagement rate (aperture, click, risposte)
Complaint rate (segnalazioni spam)
Bounce rate (email non consegnabili)
Storia del mittente (comportamento negli ultimi 30 giorni)

1.3 Requisiti di volume e frequenza

Nuove limitazioni sui volumi di invio:
Preferibilmente massimo 5.000 email al giorno per nuovi mittenti
Graduale aumento basato su performance positive
Cooldown period di 24 ore dopo errori di autenticazione

Attenzione: se utilizzi da poco i sistemi Infomail, come qualsiasi altro sistema di newsletter, è necessario un piano graduale di warm up. Se sei un nuovo cliente Infomail, contattaci.

Spam complaints rate
Gmail/Yahoo richiedono tassi di spam complaint (utenti che manualmente segnalano la comunicazione come spam) idealmente < 0.1% (max 0.3%) per mantenere buona reputazione del mittente

🏢 Capitolo 2: Microsoft Outlook e le nuove sfide

2.1 Il sistema BCL (Bulk Complaint Level)

Microsoft ha implementato un sistema di scoring più rigoroso:
BCL 0-3: Email consegnate normalmente
BCL 4-7: Email filtrate o bloccate
BCL 8-9: Blocco completo del mittente

2.2 Requisiti di autenticazione avanzati

Microsoft richiede:
SPF con record TXT correttamente configurato
DKIM con chiavi RSA di almeno 1024 bit
DMARC con policy non inferiore a “quarantine”

2.3 Il nuovo filtro anti-malware

Outlook ha migliorato il filtro anti-malware che ora analizza:
Contenuto delle email per link sospetti
Allegati per malware e virus
Comportamento del mittente per pattern sospetti

📊 Capitolo 3: Yahoo e le nuove metriche

3.1 Il sistema di scoring Yahoo

Yahoo ha introdotto un sistema di scoring basato su:
Sender Score (reputazione del mittente)
Content Score (qualità del contenuto)
Engagement Score (interazione degli utenti)

🎯 Capitolo 4: strategie di adattamento

4.1. Implementazione dell’autenticazione completa

Passo 1: Configurazione SPF

⚠️ IMPORTANTE: Non cancellare il record SPF esistente! Se usi i sistemi Infomail, aggiungi “include:sender.infomail.it” al record attuale.

Esempio di modifica:
Record SPF esistente:
v=spf1 include:_spf.google.com ~all

Dopo la modifica (aggiungi include:sender.infomail.it):
v=spf1 include:_spf.google.com include:sender.infomail.it ~all

Regola generale: mantieni tutti gli include esistenti e aggiungi “include:sender.infomail.it” alla lista.

Warm up: quando utilizzi un nuovo mittente, è necessario riscaldarlo e far conoscere la casella associata ai nuovi smtp della piattaforma di newsletter Infomail, spedendo quotidianamente dei volumi gradualmente crescenti.

Passo 2: Configurazione DKIM

– Generare chiavi RSA di almeno 1024 bit
– Configurare il record TXT: se utilizzi Infomail il selettore è “catapulta”
– Verificare la firma con tool online

Contatta il team di Infomail per configurare il dkim e ricevere la chiave.

Passo 3: Configurazione DMARC

Il DMARC serve per indicare ai client di posta come gestire le email che falliscono gli SPF o il DKIM.

Policy DMARC disponibili:
p=none: Solo monitoraggio, nessuna azione (raccomandato solo per iniziare)
p=quarantine: Email che falliscono vanno in spam (fase intermedia)
p=reject: Email che falliscono vengono bloccate (massima protezione)

Il valore pct=100 indica che la policy DMARC si applica al 100% dei messaggi.

Esempio di configurazione graduale:

Fase 1: Solo monitoraggio (raccomandato per iniziare)
v=DMARC1; p=none; rua=mailto:[email protected]; ruf=mailto:[email protected]; pct=100

Fase 2: Quarantena parziale (dopo aver verificato i report)
v=DMARC1; p=quarantine; rua=mailto:[email protected]; ruf=mailto:[email protected]; pct=25;

Fase 3: Quarantena completa
v=DMARC1; p=quarantine; rua=mailto:[email protected]; ruf=mailto:[email protected]; pct=100

Fase 4: Blocco completo (solo dopo aver verificato tutto funziona)
v=DMARC1; p=reject; rua=mailto:[email protected]; ruf=mailto:[email protected]

Allineamento DMARC SPF/DKIM
Serve che il dominio in From: sia allineato con quello in SPF (Mail From) o DKIM (d=). L’allineamento può essere “strict” (From: example.com; SPF/DKIM: example.com) o “relaxed” (From: newsletter.example.com; SPF/DKIM: example.com).
Il parametro per il relaxed è implicito: è il valore predefinito, se vuoi impostare come strict, devi aggiungere al DMARC i parametri “adkim=s → DKIM strict” e “aspf=s → SPF strict”.

4.2 Strategie di engagement

Segmentazione avanzata:
– Dividere la lista per comportamento di engagement
– Inviare contenuti personalizzati
– Implementare re-engagement campaigns

Ottimizzazione del contenuto:
– Subject line accattivanti ma non spam
– Contenuto rilevante e di valore
– Call-to-action chiari e visibili

4.3 Monitoraggio e analytics

Metriche essenziali da monitorare:
Deliverability rate (obiettivo: >95%)
Open rate (obiettivo: >20%)
Click rate (obiettivo: >2%)
Bounce rate (obiettivo: <2%)
Complaint rate (obiettivo: <0,1%)

Tool di monitoraggio:
– Google Postmaster Tools
– Microsoft SNDS (Smart Network Data Services)
– Yahoo Feedback Loop
– Tool di terze parti per analisi approfondite

🚀 Capitolo 5: best practice 2025

5.1 List building e gestione

Acquisizione consensuale:
– Double opt-in obbligatorio
– Chiaro processo di consenso
– Documentazione del consenso

Pulizia della lista:
– Rimozione email non valide
Gestione bounce hard e soft
– Re-engagement per utenti inattivi

5.2 Timing e frequenza

Frequenza ottimale:
Newsletter: 1-2 volte a settimana
Promozionali: massimo 1 volta a settimana
Transazionali: solo quando necessario

Timing strategico:
– Analizzare i dati di apertura per trovare i momenti migliori
– Considerare i fusi orari dei destinatari
– Evitare invii durante i weekend

5.3 Personalizzazione e relevancy

Segmentazione avanzata:
– Per comportamento di acquisto
– Per demografia
– Per preferenze di contenuto

Contenuto personalizzato:
– Nome del destinatario
– Prodotti visualizzati
– Storico acquisti
– Preferenze espresse

📈 Capitolo 6: metriche e KPI del 2025

6.1 Metriche di deliverability

Deliverability Rate:
Eccellente: >98%
Buono: 95-98%
Accettabile: 90-95%
Critico: <90%

Inbox Placement Rate:
Eccellente: >95%
Buono: 90-95%
Accettabile: 85-90%
Critico: <85%

6.2 Metriche di engagement

Open Rate:
Eccellente: >30%
Buono: 20-30%
Accettabile: 15-20%
Critico: <15%

Click Rate:
Eccellente: >5%
Buono: 2-5%
Accettabile: 1-2%
Critico: <1%

6.3 Metriche di qualità

Bounce Rate:
Eccellente: <1%
Buono: 1-2%
Accettabile: 2-5%
Critico: >5%

Complaint Rate:
Eccellente: <0,05%
Buono: 0,05-0,1%
Accettabile: 0,1-0,2%
Critico: >0,2%

🔧 Capitolo 7: tool e tecnologie

7.1 Tool di autenticazione

Verifica SPF, DKIM, DMARC:
MXToolbox
Google Admin Toolbox
Dmarcian

7.2 Tool di monitoraggio

Deliverability Monitoring:
Mail Tester
Sender Score
GlockApps

Analytics Avanzati:
Google Analytics 4

🎯 Capitolo 8: strategie per il futuro

8.1 Automazione e AI

Automazione del contenuto:
– Email dinamiche
– Contenuto generato dall’AI

8.2 Omnichannel integration

Integrazione con altri canali:
– Social media
– Retargeting ads

8.3 Privacy e Compliance

GDPR e Privacy:
– Consenso esplicito
– Diritto alla cancellazione
– Trasparenza nell’uso dei dati

Nuove Regolamentazioni:
– CCPA (California)
– LGPD (Brasile)
– PIPEDA (Canada)

📋 Capitolo 9: checklist di implementazione

9.1 Checklist pre-invio

– [ ] Autenticazione SPF configurata
– [ ] Autenticazione DKIM configurata
– [ ] Autenticazione DMARC configurata
– [ ] Lista pulita e aggiornata
– [ ] Contenuto ottimizzato
– [ ] Subject line testata
– [ ] Call-to-action chiari
– [ ] Link verificati
– [ ] Test su diversi client email

9.2 Checklist post-invio

– [ ] Monitoraggio deliverability
– [ ] Analisi metriche di engagement
– [ ] Gestione bounce
– [ ] Gestione unsubscribe
– [ ] Analisi complaint
– [ ] Aggiornamento strategie
– [ ] Pulizia lista
– [ ] Pianificazione prossimo invio

🎯 Capitolo 10: conclusioni e raccomandazioni

10.1 Le nuove regole sono qui per restare

Le nuove regole della deliverability 2025 non sono temporanee. Rappresentano un cambiamento permanente nel modo in cui le email vengono gestite e consegnate. I provider stanno diventando sempre più rigorosi nella protezione degli utenti.

10.2 Adattamento è la chiave del Successo

Gli email marketer che si adatteranno rapidamente a queste nuove regole avranno un vantaggio competitivo significativo. Coloro che continueranno con le vecchie pratiche rischiano di vedere le loro performance crollare.

10.3 Investire in qualità

Il futuro dell’email marketing appartiene a chi investe in:

Qualità del contenuto
Autenticazione robusta
Engagement degli utenti
Compliance normativa

10.4 Raccomandazioni finali

1. Implementa subito l’autenticazione completa
2. Migliora la qualità del contenuto
3. Monitora costantemente le metriche
4. Adatta le strategie in base ai risultati
5. Investi in formazione del team

📚 Risorse Aggiuntive

Documentazione Ufficiale

– [Gmail Sender Guidelines]

– [Microsoft SNDS]

– [Yahoo Best Practices]

Questo report rappresenta una guida completa per navigare sulle nuove regole della deliverability 2025. La chiave del successo è l’adattamento rapido e l’implementazione di best practice solide.

Autore: Team Infomail  
Data: Luglio 2025  

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