Permission marketing e campagna di email marketing

Per inziare a parlare di permission marketing, è necessario esaminare il concetto tradizionale di marketing, così come è stato concepito fino a pochi anni fa.
Per fare questo dobbiamo introdurre il concetto di “interruption marketing”, una strategia invasiva che prevedeva che i consumatori venissero “bombardati” da un’infinità di messaggi pubblicitari durante lo svolgimento delle loro attività quotidiane.
Purtroppo, in una società caratterizzata dall’abbondanza di informazioni, tra cui quelle di natura commerciale, un tipo di marketing così intrusivo ha portato ad esiti fallimentari.

Non è stato capace di attrarre l’attenzione dei consumatori che, costretti a subire tutti questi messaggi pubblicitari, hanno finito per ignorarli, nel duplice intento di non sprecare né tempo né attenzione.

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In seguito a questo, è stato introdotto da Godin il concetto di “permission marketing”, una strategia di marketing che ha l’obiettivo di ottenere dal consumatore il permesso di comunicare con lui.
Questo fa si che i consumatori prestino maggiore attenzione al messaggio, perché loro stessi hanno volontariamente accettato la comunicazione.
Riceveranno esclusivamente le informazioni che hanno richiesto, si dimostreranno interessati, e questo farà si che il rapporto con l’azienda diventi sempre più forte.

Il primo intento del “permission marketing” è quello di basarsi sul tipo di informazioni richieste dal consumatore. Se sarà lui a decidere tutte queste variabili, la probabilità che presti attenzione al messaggio sarà molto più alta rispetto a qualsiasi altra compagna di direct email marketing e costerà molto meno di qualsiasi altra campagna pubblicitaria.

Adottare una strategia fondata sul permission marketing è la giusta premessa per la realizzazione di una campagna di email marketing efficace: ogni giorno infatti i destinatari ricevono decine di messaggi e decidono quali leggere e quali cancellare.
Ad esempio, c’è chi per paura dei virus, cancella tutti i messaggi che arrivano da mittenti sconosciuti; oppure c’è chi, non avendo tempo, legge solo quelli veramente importanti.

Prima di intraprendere azioni di email marketing è bene quindi avere il consenso da parte dei destinatari a ricevere le comunicazioni e prevedere una modalità facile ed immediata per ritirare il proprio consenso ed essere cancellati dalla lista.
Il consenso del destinatario a ricevere il messaggio, la procedura che gli consenta di cancellarsi immediatamente, la chiarezza sull’utilizzo dell’indirizzo al momento della richiesta del consenso sono infatti i fondamenti del permission marketing.”

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