Come si crea una newsletter: i 2 punti chiave per iniziare

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Se vi state chiedendo come si crea una newsletter, sappiate che il vero segreto di successo è il suo contenuto.
Se l’ email non è interessante, accattivante e utile verrà infatti accantonata, eliminata o segnalata come spam dal destinatario 😱

Il risultato? Uno spreco di tempo e di denaro e soprattutto un’ottima occasione di business persa.

Creare una newsletter che centri l’obiettivo non richiede certo le doti di un esperto letterato, ma è essenziale prestare molta attenzione a non commettere errori imperdonabili. Basta infatti una frase o un tono poco interessante per perdere un potenziale cliente.

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Vediamo insieme quindi come si crea una newsletter di successo in due semplici passi e quali sono i segreti per non inciampare in goffi errori.

◼️ Come si crea una newsletter, punto 1: l’oggetto

L’oggetto è una delle parti più importanti dell’intera newsletter.
L’oggetto deve racchiudere in pochissime parole un concetto, un riassunto, uno spunto e un’ispirazione efficace.
Ma, prima di tutto, deve stimolare la curiosità per spingere il destinatario a continuare a leggere il resto dell’ email.
Non è esagerato pensare all’oggetto come l’elemento più rappresentativo dell’intera newsletter, un po’ come il titolo di un film o uno slogan pubblicitario.

Stando alle statistiche, le possibilità che il destinatario apra l’email e la legga dipendono in gran parte proprio dall’oggetto della stessa, vale a dire dal “titolo” che si decide di attribuirle.

Al contrario, un oggetto “sbagliato” è un biglietto sicuro di sola andata per la cartella di spam o quella del cestino.

Vediamo come creare l’oggetto perfetto.

Per prima cosa, è consigliabile utilizzare i verbi. È un po’ come spronare una persona ad agire, anziché farle subire passivamente un messaggio di informazione.
Un esempio potrebbe essere quello di invitare l’utente ad accrescere le proprie capacità in un determinato modo, sorprendere gli amici oppure provare la novità del momento. In questo modo, il cliente non è più vittima della comunicazione, ma protagonista attivo.

Dopodiché, è importante personalizzare il contenuto dell’oggetto sulle reali esigenze del cliente o del potenziale cliente. Questo permette di rendere la comunicazione mirata e non sprecare un’opportunità importante di contatto con un oggetto fuori luogo o troppo vago o generico.

Ad esempio, si pensi ad un brand che vende cibo per animali. Sarebbe un chiaro fallimento proporre al cliente le nuove crocchette per cani citandole nell’oggetto della newsletter quando, in realtà, egli possiede un gatto o un canarino. È un errore davvero fatale, perché fa sentire l’utente un numero, un mezzo di guadagno per il brand e non un cliente importante.

 


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Altrettanto importante è rendere chiaro il contenuto dell’email già nell’oggetto.
È utile e giusto catturare l’interesse, ma è necessario fin da subito chiarire anche l’argomento. Se l’utente che riceve la newsletter non comprende subito il motivo per cui ha ricevuto l’email, il rischio è che si senta confuso o poco coinvolto. Addirittura potrebbe non aprire nemmeno il messaggio!

È quindi opportuno puntare su una frase piuttosto breve, concisa ma schietta su ciò che si desidera comunicare, invitando il destinatario ad agire e catturando il suo interesse.

Infine, assicurarsi sempre che ci sia coerenza tra l’oggetto dell’email ed il suo corpo.

Se l’oggetto non corrisponde al contenuto dell’email o è un titolo cosiddetto clickbait (vale a dire orientato esclusivamente ad attirare l’utente ad aprire la mail), il destinatario si sentirà preso in giro e non aprirà più email provenienti dal mittente.
Non solo: anche l’immagine del brand ne risente e con ogni probabilità la newsletter finirà nella cartella delle spam.

 

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◼️ Come si crea una newsletter, punto 2: il corpo dell’email

Una volta trovato l’oggetto perfetto della newsletter, è arrivato il momento di crearne il contenuto. È importante ricordare che anche il titolo migliore del mondo diventa inutile se il testo che lo segue è privo di carattere, poco efficace o scritto nel modo sbagliato.

Prima di tutto, è bene riprendere il concetto di personalizzazione. Se l’oggetto si riferisce ad un segmento di destinatari in particolare, è necessario seguire tale linea logica anche per il contenuto della newsletter.

Il corpo dell’email dovrà pertanto mantenere la tematica originale del titolo: per fare ciò, è utile riprendere la stessa strategia nel primo paragrafo del testo. In questo modo, il lettore ne percepisce la continuazione e la personalizzazione.

È importante mantenere l’interesse dell’utente, inserendo ad esempio i punti fedeltà che possiede, gli ultimi oggetti visti o lo sconto su un determinato prodotto che ha messo in wishlist.

È poi fondamentale rivolgersi al destinatario in maniera corretta. Mai dare del voi o del lei, è un tono impersonale, freddo e asettico. Meglio optare per il classico “tu”, alla seconda persona singolare. Il motivo è presto detto: è un metodo diretto, schietto, confidenziale e trasparente per rivolgersi al cliente. Non solo, rende molto di più l’idea di personalizzazione del contenuto. Il brand non si sta rivolgendo a tutti, ma ad una persona in particolare: il destinatario.

È bene poi concentrarsi sui contenuti della newsletter. Limitarsi a comunicare la novità o lo sconto in questione non è un buon metodo per catturare l’attenzione.

Per fare un esempio, si pensi di essere un utente e di leggere una newsletter di un brand di vestiario che riporta in maniera chiara ma asettica il 20% di sconto su tutta la collezione primavera-estate. Nulla sui motivi per cui il brand ha deciso di realizzare questa campagna, nulla sui dettagli della promozione. Non funziona vero?

È bene spiegare il perché, magari approfittando per migliorare l’immagine del brand, ad esempio giustificando lo sconto con l’arrivo dell’estate e la voglia di andare al mare.

Infine, una nota importante su come si crea una newsletter riguarda la struttura. Il segreto in questo caso può essere riassunto in due semplici parole: garbato e conciso.

In primo luogo, è bene essere garbati e amichevoli, per far sentire l’utente non un mero destinatario, bensì una persona alla quale si vuole comunicare qualcosa interessante. In secondo luogo, è meglio non dilungarsi troppo con il testo.

La maggior parte delle persone riceve molte email e non ha molto tempo da dedicare alla lettura di queste. Un’email eccessivamente lunga rischierebbe di spingere l’utente a chiudere e dimenticare il messaggio. Meglio essere concisi e diretti, spiegando in modo efficace lo scopo della newsletter senza dilungarsi.

È un’idea eccellente, invece, inserire nel testo dell’email un link di collegamento per i lettori che desiderano maggiori informazioni o (ancora meglio) recarsi direttamente al sito per acquistare o valutare meglio i prodotti o i servizi del brand.
Semplice, veloce e di grande effetto!

 


 

Per concludere gli elementi base da prendere in considerazione per rispondere alla domanda come si crea una newsletter sono 2: oggetto e contenuto.

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