Curiosità sull’email marketing

L’email marketing è diventato uno dei mezzi di comunicazione e business più popolari. Qualche curiosità sul mondo dell’email può essere utile per comprendere meglio le potenzialità di questo strumento. La prima email della storia fu inviata da Ray Tomlinson, ingegnere dell’ARPANET, nel 1971. Prima di quella data erano già stati inviati messaggi elettronici, ma solo fra individui che utilizzavano lo stesso computer.
Tomlinson adottò il simbolo “@” per separare il nome dell’utilizzatore della macchina, dal nome della macchina stessa. Il contenuto della comunicazione fu una sequenza casuale di lettere.

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Esistono modi curiosi nei vari Paesi del mondo per definire questo simbolo: in Olanda ad esempio viene chiamato “apestaart” cioè coda di scimmia, in Svezia “snaberl-a “ ovvero “a” con la proboscide di un elefante. Il primo script capace di automatizzare l’invio delle email è stato rilasciato nel 1982 dal MIT (Massachusetts Institute of Technology).
La struttura del codice era molto semplice: si trattava di leggere ogni indirizzo di posta presente all’interno di un file a cui veniva inviato un messaggio con il contenuto di un altro file.

Curiosità sull’email marketing: il primo invio

Le prime vere campagne di email marketing, con una gestione migliore delle liste dei contatti,vennero realizzate nel 1990, quando Internet stava iniziando a diventare popolare. Nel 1991 venne rilasciato il primo sistema grafico per l’invio di email commerciali. Già nel 1995, negli USA, le email contenenti messaggi pubblicitari erano diffusissime, tanto da soppiantare l’utilizzo del direct email marketing tradizionale. La nascita dei negozi on line e la diffusione dell’e-commerce ha dato ancora maggiore slancio a questo strumento.
Il reporting è poi diventato un fattore determinante nell’evoluzione dell’email marketing in quanto consente di analizzare immediatamente il ritorno sugli investimenti. Recentemente si è pure scoperto che mandare un’email è un’operazione ecologica.

Un’altra curiosità sull’email marketing e che l’applicazione “How Much CO2” della General Electric quantifica in 4 grammi l’emissione di anidride carbonica che si ha nell’inviare un’email. Il confronto? Un viaggio in aereo di una persona da New York a Miami produce 193Kg di anidride carbonica, un minuto di telefonata al cellulare emette 57g.

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