In molti erroneamente pensano che in pochi secondi non possa accadere nulla di importante, invece è spesso il contrario, specialmente quando si parla di marketing e ancor di più quando si parla di email marketing.
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Per avere un’idea più concreta, è sufficiente pensare che un utente intento a controllare la propria email dedica circa tre secondi al processo decisionale che lo porterà a cliccare su un messaggio piuttosto che a passare oltre.
Si tratta effettivamente di un lasso di tempo minimo, eppure in tre secondi l’utente medio è in grado di valutare a colpo d’occhio tutto ciò che un’email o una newsletter ancora chiuse offrono, ovvero:
– il nome del mittente
– il titolo, cioè l’oggetto del messaggio
– il breve testo di anteprima o preheader che segue l’oggetto dell’email
In questo articolo, vogliamo approfondire proprio l’ultimo punto, il testo di anteprima, spesso trascurato, che invece se ben sviluppato è davvero in grado di migliorare i tassi di apertura delle nostre campagne di email marketing.
DI COSA SI TRATTA? 🤔
Testo di anteprima dell’email o preheader: di cosa si tratta?
Lo abbiamo accennato sopra, ma è sicuramente bene approfondire come premessa alle tecniche di ottimizzazione che vedremo in seguito: il testo di anteprima o preheader è esattamente il testo visibile nell’elenco della Posta in arrivo, subito dopo l’oggetto dell’email.
Chiaramente, la sua lunghezza è limitata e vincolata alla visualizzazione disponibile a seconda dei dispositivi utilizzati dagli utenti per consultare la casella email.
Mediamente, il numero di caratteri indicativo è di circa 100 unità. Bisogna sempre tener conto però che il 75% delle persone utilizza i dispositivi mobili al posto del computer, per accedere alla propria posta e l’anteprima visibile può essere inferiore a seconda dei modelli utilizzati, oltre che del client stesso. E’ quindi preferibile inserire nei primi 35 caratteri (34 su iPhone, che diventano 60 in visualizzazione portrait) i concetti, dati e parole che vuoi mettere in evidenza.
BEST PRACTICE 💣
Le Best practice per impostare un preheader efficace
Il testo di anteprima o preheader, rappresenta un’opportunità unica per convincere il lettore ad aprire la nostra email o newsletter, esso svolge infatti una funzione riassuntiva del messaggio, ovvero – introducendolo – ha lo scopo di far intuire velocemente il contenuto all’utente e di convincerlo che sia di suo interesse.
Per fare questo, è indispensabile che contenga informazioni cruciali che verranno poi esplicate meglio nel contenuto. In sostanza, se l’oggetto di un’ email è incaricato di attirare l’attenzione del lettore, il preheader può essere vissuto da un lato come un’espansione dell’oggetto stesso e dall’altro come breve anticipazione saliente del contenuto.
Per avere un’idea ancora più concreta della potenzialità del testo di anteprima, bisogna considerare che il 24% dei destinatari delle nostre email legge proprio l’anteprima per capire se vuole aprire un messaggio o meno. Nel complesso, le email con il testo di anteprima ottimizzato hanno tassi di apertura più alti del 18% rispetto alle comunicazioni nelle quali questo aspetto è stato del tutto trascurato.
Queste argomentazioni e i dati appena visti sono senza dubbio ottimi motivi per apprendere le principali buone pratiche di realizzazione del testo di anteprima o preheader, nel contesto di una strategia di email marketing ben sviluppata.
Vediamole insieme!
1. Il testo di anteprima o preheader deve supportare il titolo dell’email
Come abbiamo appena accennato, il preheader è indispensabile per approfondire l’oggetto dell’email. Spesso i marketers più creativi utilizzano titoli che incuriosiscono il lettore ma allo stesso tempo non lasciano trasparire molte informazioni. Attraverso una corretta impostazione dell’anteprima è possibile risultare engaging e allo stesso tempo entrare maggiormente nel merito del contenuto, anticipando alcune parole chiave e portando con più facilità l’utente a cliccare sul nostro messaggio.
2. Sfruttare le call to action
Creare un senso di urgenza nel lettore attraverso l’inserimento di una call to action ovvero un invito a compiere un’azione, è un escamotage utile e funzionale nell’email marketing.
Nel caso di una promozione, per esempio, è possibile usare l’oggetto dell’email per anticiparne le caratteristiche sinteticamente e inserire una call to action nell’anteprima, così da rafforzare il messaggio e risultare più coinvolgenti nei confronti del lettore.
3. Utilizzare la personalizzazione
Usare la personalizzazione è una regola generale dell’email marketing che risulta valida più che mai nello sviluppo di un testo di anteprima efficace. Per iniziare, includere il nome del lettore è un ottimo primo passo per entrare in relazione con lui ed instaurare una comunicazione virtuosa.
4. Includere i numeri
Essere precisi e puntuali nelle comunicazioni, fornendo numeri e ordini di grandezza ai lettori rispetto agli argomenti trattati, infonde un senso di fiducia nei nostri confronti: una comunicazione chiara è sempre in grado di mettere a proprio agio il lettore.
5. Creare un’interazione con i lettori attraverso domande dirette
Includere una domanda diretta ai destinatari nel testo di anteprima può rivelarsi una scelta davvero vincente in quanto riesce ad attirare l’attenzione del lettore e a suscitare curiosità ed emozione. Naturalmente, il contenuto deve essere pertinente e trovare una giustificazione nel testo dell’email, una volta aperta.
6. Utilizzare un tono da teaser
Entrare in sintonia con il nostro target, utilizzando un tono capace di incuriosire e creare aspettativa nel lettore motivandolo ad aprire l’email è senza dubbio un’indicazione da tenere a mente: si tratta in un certo senso di strizzare l’occhio al destinatario, entrando in sintonia con lui e instaurando una comunicazione più seducente ed efficace.
7. Curare sempre i dettagli
Come abbiamo accennato sopra, la chiarezza nella comunicazione tranquillizza e mette a proprio agio il lettore, pertanto è bene accertarsi che nulla nel contenuto del preheader possa in qualche modo destabilizzare chi lo legge. Ecco alcuni consigli da tenere a mente:
◼️ Fare attenzione all’ordine delle parole e alla lunghezza del testo di anteprima, per evitare che le informazioni salienti vengano tagliate nella preview.
◼️ Assicurarsi che il testo del preheader sia coerente con il contenuto dell’email e che dunque, una volta aperto il messaggio, il lettore ritrovi le medesime argomentazioni più approfondite.
◼️ Utilizzare dubbi stratagemmi per spingere i lettori a fare clic è un escamotage controproducente, in quanto rischia di minare qualunque tipo di fiducia e senso di affidabilità instaurata.
DANGER ⚠️
Testo di anteprima: quali sono gli errori da evitare?
Fino ad ora abbiamo visto insieme quali sono le migliori pratiche da mettere in atto per sviluppare un ottimo preheader; qui di seguito vogliamo invece analizzare quelli che sono gli errori da evitare attentamente, al fine di non sprecare una preziosa opportunità con i destinatari.
1. Lasciare vuoto lo spazio destinato al testo di anteprima dando spazio a messaggi di default. Questo è davvero un errore da non commettere, in quanto significa non sfruttare dello spazio prezioso per comunicare con i nostri utenti.
Quando non inseriamo un testo di anteprima nell’apposito form, verrano mostrate le prime frasi contenute nella newsletter o nell’email che mandiamo.
2. Non equilibrare bene oggetto e preheader, creando testi incomprensibili o inutilmente ripetitivi.
3. Utilizzare un testo banale che potrebbe andare bene per qualunque email, senza alcun legame con il reale contenuto del messaggio.
4. Ripetere esattamente lo stesso testo proposto nell’oggetto dell’email o rielaborare con altre parole lo stesso contenuto.
5. Proporre nel preheader la possibilità di annullare l’iscrizione alla mailing list. Questo elemento solitamente va inserito nel footer del nostro messaggio e deve essere visibile solo una volta aperta l’email.
Per concludere, in questo articolo abbiamo visto insieme come il preheader, ovvero il testo di anteprima visibile subito dopo l’oggetto dell’email, se sviluppato accuratamente sia in grado di incrementare efficacemente la percentuale di apertura del messaggio. Le regole principali per ottimizzare questa preziosa opportunità sono principalmente tre: essere concisi affinché tutti gli utenti riescano a visualizzare per intero il messaggio, personalizzare il testo per stimolare il coinvolgimento del lettore e – infine – sperimentare tecniche e contenuti usando tanta creatività!
Buon lavoro!